Nel LXXIII anniversario della Chiamata al Cielo di Mons. Canovai

urna-reliquie-canovaiL’11 novembre ricorre il giorno della chiamata al Cielo dell’amato Servo di Dio Mons. Giuseppe Canovai, ispiratore e padre della nostra Opera Familia Christi.

Uniti a lui come figli, in questo LXXIII anniversario della sua morte, desideriamo ancora una volta stringerci nel suo ricordo e nutrirci dell’inestimabile tesoro spirituale che ci ha lasciato. Tesoro reso oggi ancor più vivo grazie alla prima pubblicazione integrale del suo Diario: è recentissima, infatti, la pubblicazione di “Passione per Cristo. Diario di don Giuseppe Canovai“, opera a cura di Mons. Florian Kolfhaus, che raccoglie tutti i quaderni che Mons. Canovai annotò dai suoi 16 alla sua morte, impreziosita dalla prefazione del Segretario di Stato, Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Pietro Parolin.

In questo giorno desideriamo, dunque, rendere grazie al Signore per l’eredità che don Giuseppe ci ha lasciato e per i frutti del suo fecondo ministero sacerdotale.

GiuseppeCanovaiTra questi speciale menzione merita la costituzione della Fraternità Sacerdotale della Familia Christi, e l’avvicinarsi da ogni parte alla nostra Opera di tanti giovani e meno giovani, che desiderano conoscere la figura di Mons. Canovai e partecipare alle attività dell’Associazione che ne porta avanti gli ideali ed il modello spirituale.

Il nostro pensiero si volge inoltre alla prof.ssa Tommasina Alfieri, fondatrice della Familia Christi, amica e figlia spirituale di don Giuseppe e, con lei, ai tanti altri figli spirituali, sparsi in Italia, Cile ed Argentina che il Servo di Dio ha saputo indirizzare a Cristo ed alla Croce. Pensiamo ai tanti giovani formati e incontrati alla F.U.C.I., nella cappellania universitaria di Sant’Ivo alla Sapienza, all’Almo Collegio Capranica, alla Pontificia Università Gregoriana, nelle borgate romane ed ancora a Buenos Aires lungo tutto il suo servizio diplomatico per la Santa Sede.

Mons. Canovai morì cantando il Vexilla Regis, e desideriamo ricordarlo così: forte dell’ultimo filo di voce speso per il Signore, felice di tornare alla Casa del Padre.