In Argentina

dal Diario di Mons. Giuseppe Canovai –In Argentina

Roma, 4 settembre 1939 – don Giuseppe verso Buenos Aires – (Lettera)
La vita, o meglio, la Provvidenza di Dio attraverso i casi della vita, ti viene formando ai molteplici casi del tuo apostolato: nelle mani del Signore anche il male e le miserie servono a formare le anime dei suoi apostoli, a dar loro qualche sfumatura che prima mancava: la capacità di compatire ad ogni miseria e, soprattutto, ad apprendere loro il coraggio e !a prudenza necessarie per poter correggere e migliorare tutte le anime.

Tu sai (spero tu lo sappia davvero!) che vado ‘solo per essere di più e più vicino a Lui. Ne ho estremo bisogno e conto di rinnovarmi interiormente in questo volontario esilio: volontario perché «libenter» come il Maestro desidera ho accolto questa sua volontà. Spero dunque che questo esilio mi tempri l’anima a vita più interiore e nascosta e l’intimità con Lui mi tragga ad una più ampia fiducia.

Non potrei io essere un motore silenzioso e nascosto che invia attraverso lo smisurato Atlantico l’energia della preghiera?


1 dicembre 1939 – Arrivo a Buenos Aires

18 giorno di navigazione. Oggi potrò spiegare il Vangelo a bordo, ciò mi consola assai. Sono le 23 stiamo navigando nel canale melmoso del Plata domattina saremo a Buenos Aires chiudo l’anno in battello, per aprire il nuovo in terra d’America … sentimenti confusi … Invocazione ardente a Dio deposta questa sera nel tabernacolo di lavorare fortemente e generosamente per la santificazione del mio spirito e proposito fermo di donarmi per il bene della Chiesa in questo paese. Molta consolazione nella predicazione sul Vangelo gelo questa mattina: preoccupazione ed ansia per la salute di Scapinelli sulla quale non si riesce a conoscere la verità.

Brevi note sulla mia prima giornata Argentina: siamo arrivati alle 7.30: grande manifestazione di simpatia a bordo, particolari, sacerdoti religiosi, Vescovi e lo stesso card. Arciv.

Nella mattina subito dopo arrivati siamo andati a fare una visita al povero Scapinelli all’Ospedale Italiano alle 11 S. Messa di ringraziamento in Cattedrale. Un gruppo di Esploratori era venuto con la banda a fare omaggio al Nunzio; un insieme tra marziale e birichino assai grazioso: folla molta e devota in Chiesa, In fine molti complimenti al Nunzio: ho fatto alcune conoscenze e credo di essere stato avveduto con i giornalisti della nacion che mi importunavano.

Al pomeriggio visita alla Marquisa ue Olmos, alla Sig. Alvea alle Suore dell’Assunzione alle Esclavas, nel mattino eravamo stati dalle Dame del S. Cuore poi la sera di nuovo da Scap…

Preghiera intensa in cappella gioia di avere Gesù con me, in insistente domanda di grazia per il mi lavoro Argentino.


Santiago, 2 marzo 1942 – Legge sul divorzio

Amarezza nel pormi al lavoro: i Radic. ho letto che propongono di nuovo il divorzio: mi son sentito venir meno: il pensiero che una legge così orribile fosse votata in questo Paese, proprio durante la mia missione, mi ha annichilito, alla lettera: sono restato senza forze per qualche istante pregando solo con le più intense offerte del cuore: poi ho mormorato le parole della mia meditazione, ma la consolazione divina si era allontanata, per la prima volta ho desiderato con vera intensità che Dio raccogliesse la mia vita.

Se quello avvenisse non avrei più pace per tutti i miei giorni: ma il Signore Gesù e Maria in ogni caso avranno misericordia di me e mi guarderanno « ut pupillam oculi ». Così sia.